Lo puoi assaggiare scegliendo un nome che ha fatto storia nella tradizione casearia veneta del monte Grappa: Enrico Catuzzo, il casaro che lavora il latte crudo.
Il formaggio come una volta.
I formaggi hanno bisogno di amore.
Anzi, hanno bisogno di grande amore per la tradizione e per gli ingredienti buoni. Questo è un lavoro duro perché il latte di vacca o di capra lo devi scegliere con cura. E lo devi trattare nel modo giusto, lavorandolo solo a mano. Tutto questo richiede passione e competenza, due ingredienti che rendono speciali i formaggi e le caciotte a pasta cruda di Enrico Catuzzo.
Oltre 40 anni di esperienza.
Quando vedi Enrico lavorare il latte con la consapevolezza tramandata dalle antiche generazioni capisci che c’è arte. Il casaro ha iniziato la sua esperienza da ragazzino, quando dopo la scuola dava una mano al padre che il padre faceva il raccoglitore di latte che poi portava al caseificio.
Enrico passava le sue lunghe estati nelle malghe dell’altopiano del monte Grappa dove ha imparato tanto. Perché in alpeggio c’era sempre un latte diverso da lavorare e si doveva imparare ad annusarlo, osservare e comportarsi di conseguenza per ottenere un buon formaggio a latte crudo che mantiene gli aromi delle erbe e i profumi dei pascoli.
Che latte!
Tutto inizia da questo passaggio: l’oro bianco prodotto dalle vacche e dalle capre dei pascoli che si trovano dei dintorni del caseificio nelle colline dell’alto trevigiano, a ridosso dei colli vicentini. Questo è importante. La qualità inizia dalla materia prima e se vuoi andare sul sicuro devi sapere cosa mangiano gli animali.
Enrico prende il suo latte dagli animali che vengono allevati nelle campagne di Pagnano, nel trevigiano, e mangiano solo fieno ottenuto da prati stabili dedicati solo ai pascoli, granella di mais, semi di lino e soia OGM free. Questo rende il latte ricco di Omega 3. E quando assaggi i suoi formaggi si sente che queste piccole attenzioni fanno tutta la differenza.
“Dietro ogni formaggio c’è un pascolo d’un diverso verde sotto un diverso cielo.”
Italo Calvino
Gesti quotidiani.
Gesti semplici ma non banali. Anzi, qui si nasconde la grande sapienza di chi sa come far emergere il sapore del formaggio a latte crudo nel miglior modo possibile. Ad esempio scegliendo il latte di una sola munta. Vale a dire quello della sera, così la mattina è riposato e pronto per la lavorazione. Tutto questo e altro ancora è il lavoro del nostro casaro di fiducia.
Angela, passaggio del testimone.
Chi impara i segreti del casaro Enrico Catuzzo per continuare la tradizione del buon formaggio venero prodotto nelle colline di Asolo? C’è Angela a seguire le sue orme. Così la tradizione è in buone mani, sempre viva e vegeta.
Qui nasce il formaggio buono.
Ecco chi si prende cura dei nostri formaggi migliori: Enrico (Rico per gli amici) e le casare di fiducia.
Il metodo di lavorazione.
Alla base del formaggio buono c’è sicuramente delle materie prime. E ci sono anche le mille attenzioni nei confronti del metodo con cui si lavora il latte.
Buono e sicuro.
Latte crudo.
Su questo punto Enrico Catuzzo non si smuove di un centimetro: solo latte crudo in una stalla sicura e pulita. Per i formaggi che produce, e anche per le caciotte, usa il latte non pastorizzato perché solo con questo si esprime realmente l'arte del casaro.
Solo quelli buoni per te.
Fermenti lattici.
Nelle sue lavorazioni, Enrico usa i fermenti lattici neutri. Il motivo: non influenzano il gusto del formaggio e li aggiunge solo per aiutare i fermenti naturali presenti nel latte. In questo modo il formaggio può esprimere al meglio caratteristiche e sapori. Senza alterarne le caratteristiche.
Le regole della tradizione.
Temperatura.
Enrico usa la temperatura come un artista del formaggio: regolandola, insieme ai fermenti e al tempo, ottiene il formaggio che preferisce. Inoltre, rimanendo a massimo 45/50 gradi le proprietà alimentari rimangono inalterate.
Un rito antico, speciale.
Lavorazione.
Le macchine sono importanti, ti permettono di velocizzare dei processi. Ma Catuzzo segue la tradizione: si fanno ancora tanti passaggi a mano, come una volta. Perché rispettando la tradizione dei casari si ottiene il risultato migliore. E il formaggio più buono.
Vuoi assaggiare i formaggi del casaro Enrico Catuzzo?
Ora vuoi gustare una fetta della caciotta di capra, ricca di proprietà nutritive preziose grazie alla sua lavorazione. O magari desideri assaggiare quella di vacca. La caciotta col ciuccio, la chiamiamo così tanto che buona.